venerdì 28 gennaio 2011

Museo del Novecento

Museum of the Twentieth Century

http://www.museodelnovecento.org


Gli orari di apertura al pubblico del Museo sono i seguenti:
LUN.  14.30 - 19.30
MAR. MER. VEN. e DOM.  9.30 - 19.30
GIO. e SAB.  9.30 - 22.30
Dal 7 dicembre 2010 al 28 febbraio 2011 l’ingresso è gratuito grazie a Bank of America Merrill Lynch

L’ultimo ingresso consentito avverrà un’ora prima della chiusura del Museo
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http://www.museodelnovecento.org

The museum is  open on:
MON.  14.30 - 19.30
TUE. WED. FRI. SUN.  9.30 - 19.30
THU.  SAT.  9.30 - 22.30
From 7th december 2010 to  28.02.2011 free entrance thanks to Bank of America Merrill Lynch

Last entrance one hour before closing
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domenica 23 gennaio 2011

105. LED 2010 - Festival Internazionale della Luce

105. LED 2010 – International Light Festival

Milan LED 2010 

Dal 4 dicembre fino al 23 gennaio si è svolto il LED 2010, la seconda edizione del festival internazionale della luce di Milano.
Quale occasione migliore di questa per provare a fare un po’ di scatti in notturna?
Sparse per la città era possibile vedere circa sessanta installazioni, di seguito alcune di quelle presenti in centro città.

From December 4th until the 23rd of January 2010 took place LED, the second edition of the Milan International Light Festival.
What better occasion than this to try some night shots?
Around the city was possible to see sixty installations, below some that was visible in the city center.

Milan LED 2010 

Castello Incantato
Ideazione Luca Locatelli
Castello Sforzesco

Light Show con giochi di musica e luci.

Enchanted Castle
Concept Luca Locatelli
Castello Sforzesco

Light Show with music plays and lights.

Milan LED 2010 

Nebbia cromatica
Silvia Marcante, Matteo Motta, Sara Meroni, Federico Motta
Piazza Cordusio

L’installazione prevede l’utilizzo delle grate urbane come canale di emissione: un effetto nebbia temporizzato che fuoriuscirà ciclicamente dalle grate produrrà uno spettacolare impatto scenografico.

Chromatic Fog
Silvia Marcante, Matteo Motta, Sara Meroni, Federico Motta
Piazza Cordusio

The installation involves the use of urban grids as transmission channel, a timed fog effect
that flow out from the grid produce an impressive impact.

Milan LED 2010 

Albero di Natale
P
iazza Duomo firmato Tiffany & Co.
Progetto a cura di Alfio Sciacca

Christmas Tree
Piazza Duomo signed Tiffany & Co.
Project by Alfio Sciacca

Milan LED 2010 

Un Amore di Città
Autore Swarovski
Galleria Vittorio Emanuele

Una volta celeste illumina la cupola centrale.

Lovable Town
Author Swarovski
Galleria Vittorio Emanuele

A blue vault illuminates the central dome.

Milan LED 2010 

 

 

Milan LED 2010

Pulse
Giuseppe Morando, Valentina Mammoli, Katrien Stakenborghs, Antonella Cheche
Galleria del Corso

Un’ installazione di luce che modifica lo spazio urbano e la sua percezione statica. I colori della luce tradotti in punti luminosi creano un luogo e un’atmosfera immaginaria trasformando le forme della città di pietra in trasparenza, leggerezza e imprevedibilità.

Pulse
Giuseppe Morando, Valentina Mammoli, Katrien Stakenborghs, Antonella Cheche
Galleria del Corso

An 'installation of light that changes the urban space and its static perception. The colors of light translated into points of light create an imaginary place and atmosphere changing the shapes of the stone city in transparency, lightness and unpredictability.

Milan LED 2010

I Tram di Luce

Si illuminano le famose antiche e rinomate vetture tram, queste carrozze del 1928, grandi e nobili signore della città, si vestono con una fitta trama di ghirlande di microlampade led.

The Tram of Light

The famous and ancient tram lighted up. These cars from 1928, large and noble lady of the city, dressed with a dense network of micro-led wreaths.

 

Immagini  © 2010 Rimoldi Marco L’intero album con le immagini di questo post è disponibile su flickr.

Creative Commons License Alcune parti del testo derivano da una riproduzione o una modifica del testo delle rispettive voci di Wikipedia, pertanto l’intero testo è disponibile secondo la Licenza Creative Commons.
Pictures  © 2010 Rimoldi Marco The complete album is available on flickr.

Creative Commons License Some parts of the text are a reproduction or a text editing from the respective Wikipedia article, so the entire text is available under the Creative Commons License.

 

domenica 16 gennaio 2011

66. Dominare Milano dalla terrazza della Torre Branca

66. Overlook Milan from the “Torre Branca” terrace

Torre Branca

La Torre Branca si trova in mezzo al Parco Sempione. Per raggiungerla avete diverse possibilità, dal Castello Sforzesco, fermata Cairoli della MM1, dall’Arena Civica, fermata Moscova della MM2 oppure dall’Arco della Pace se arrivate in auto da Corso Sempione.

In ogni caso una volta che siete nel parco non potete non vederla, si trova proprio di fianco alla Triennale e al Just Cavalli Cafè.

Il principio è un po’ lo stesso della Torre Eiffel, anche se non sono certo paragonabili in termini di altezza e sontuosità. Si tratta di una struttura aerea, cilindrica sviluppata per quanto possibile in verticale.

The Branca Tower is in the middle of Sempione Park. To get there you have several options: get off at Cairoli underground Station and go through the Sforzesco Castle, otherwise get off at Moscova station on the green line and enter the park from the Arena Civica and in the end if you arrive by car you can leave it in near Corso Sempione and enter from the Peace Arch.

In any case, once you're in you’ll see it, is right next the Triennale and the Just Cavalli Café.
The principle is the same as the Eiffel Tower, even if is not certainly comparable in terms of height and splendor. It is an aerial structure, cylindrical developed as vertically as possible.

Fernet Branca 

Entrate nel cortile, salite la scala e dirigetevi verso un furgone d’epoca della Fratelli Branca, sulla sinistra troverete una guardiola dove sarà possibile fare i biglietti.

Enter the courtyard, climb the staircase and walk to a Fratelli Branca vintage van, on the left there’s a gatehouse where you can purchase the tickets.

Torre Branca 

Vi verrà fornito anche un opuscolo con la storia della torre.

In breve: fu progettata da Gio Ponti e inaugurata nel 1933 col nome di Torre Littoria, quella che viene anche chiamata Torre del parco, fu chiusa alle visite nel 1972. Dopo un'importante ristrutturazione voluta dalla società Branca, nel 2002 è tornata visitabile.

You will receive a booklet with the history of the tower.

In short: it was designed by Gio Ponti and inaugurated in 1933 under the name Littoria Tower, the so colled Tower of the park was closed to visitors in 1972. After a major restructuring wanted by the company Branca, in 2002 she returned visitable.

Torre Branca - Lift 

Alla cima vi si accede tramite un ascensore, la salita dura circa novanta secondi. All’uscita dall’ascensore vi ritroverete in uno spazio relativamente stretto.

The top is reached via an elevator, the ascent takes about ninety seconds. Exiting the elevator you will be in a relatively narrow space.

Torre Branca - Panorama 

Se andrete in una giornata tersa potrete godere di uno spettacolo fantastico. Milano si stenderà in tutta la sua bellezza sotto i vostri occhi.

In particolare su questo lato potrete vedere in lontananza l’arco alpino. Più vicino sono inconfondibili le sagome dello Stadio Meazza, l’Arco della Pace dal quale parte  Corso Sempione, proseguendo in linea retta arrivereste fino a Parigi.

If you go on a clear day you will enjoy a fantastic show. Milan will lie in all its beauty under your eyes.


In particular, on this side you can see the Alps in the distance. Closer there are the unmistakable Meazza Stadium shapes and the Arch of Peace from which starts Corso Sempione, continuing straight on that line you will arrive in Paris.

Torre Branca - Panorama

Sull’altro lato sono invece facilmente riconoscibili, il Castello Sforzesco, L’Arena Civica, il Duomo, la Torre Velasca e il Pirellone. On the other side are easily recognizable, the Castello Sforzesco, the Civic Arena, the Duomo, the Velasca Tower and the Pirellone.

 

Immagini  © 2010 Rimoldi Marco L’intero album con le immagini di questo post è disponibile su flickr.

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martedì 4 gennaio 2011

Led Festival Milano

image
Fino al 10 Gennaio a Milano è possibile visitare le oltre 60 installazioni del Festival Internazionale della Luce.
Maggiori informazioni potranno essere trovate sul sito ufficiale della manifestazione: http://www.ledfestival.it/
In Milan until January the 10th, you can visit more than 60 installations of the International Light Festival.
Additional information can be found on the event official website: http://www.ledfestival.it/

sabato 1 gennaio 2011

61. Sentirsi piccoli piccoli di fronte al cavallo di bronzo più grande del mondo

61. Feeling very small in front of the world’s largest bronze horse

Leonardo's horse 

Durante la visita all’Ippodromo del Galoppo, non potrete fare a meno di imbattervi nell’immenso cavallo di bronzo.
La storia di questa statua è molto particolare.

Nel 1482 Ludovico il Moro Duca di Milano, propose a Leonardo di costruire la più grande statua equestre del mondo: un monumento a suo padre Francesco, duca dal 1452 al 1466 (anno della sua morte), che era anche il fondatore della casata Sforza.

L'impresa era colossale, non solo per le dimensioni previste della statua, ma anche per l'intento di scolpire un cavallo nell'atto di impennarsi ed abbattersi sul nemico.

Leonardo sapeva perfettamente che la qualità del cavallo era molto importante per sottolineare l'importanza del personaggio e quindi studiò a fondo, nelle scuderie ducali, tutti i dettagli anatomici dell'animale, realizzando disegni preparatori usando come modelli alcuni cavalli già famosi per la loro bellezza. I disegni ritraevano proprio le parti anatomiche più belle di ciascun cavallo, con l'intenzione di farne una specie di "montaggio" per ottenere il cavallo ideale.

La lentezza dei lavori, interrotti anche per la preparazione delle nozze di Anna Maria Sforza e Alfonso I d'Este (programmate nel 1490 e rimandate al 1491) e per quelle di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este (1494), dovettero preoccupare il Moro, il quale spazientito provò a rivolgersi ad altri scultori, iniziando a diffidare di Leonardo. Nessuno però accolse la sfida.

During the visit to the Gallop Hippodrome, you cannot see the immense bronze horse staue.
The history of this statue is very special.

In 1482 the Duke of Milan Ludovico il Moro proposed to Leonardo to build the largest equestrian statue in the world, a monument to his father Francesco.



The undertaking was enormous, not only for the expected size of the statue, but also in the intent of sculpting the horse in the rear up and fall on the enemy act.

Leonardo knew perfectly that the quality of the horse was very important to emphasize the importance of the figure, so he studied in depth, in the ducal stables, all the anatomical details of the animal, making preparatory drawings, he used as models some horses famous for their beauty . The drawings depicting the most beautiful parts of each horse, with the intention of making a kind of "assembly" to get the perfect horse.


The slow pace of work, interrupted for the preparation of the marriage of Anna Maria Sforza and Alfonso d'Este and for those of Ludovico il Moro and Beatrice d'Este (1494), worry the More, who impatiently tried to find another sculptor to substitute Leonardo, but no one accepted the challenge.


Leonardo's horse 

Nel frattempo il progetto era cambiato. Il cavallo rampante probabilmente creava eccessivi problemi di equilibratura. Inoltre il monumento venne ripensato di forme colossali, fino a quattro volte più grande del naturale. Un simile progetto, quindi, rese necessario ridisegnare il cavallo al passo, ed entro il maggio 1491 l'artista aveva approntato un nuovo modello in creta, in occasione del matrimonio della nipote del duca con l'imperatore d'Austria.

Leonardo, con questo monumento, voleva realizzare un'opera che oscurasse tutte le precedenti statue equestri. A Leonardo interessava, in realtà, più il cavallo che il cavaliere; il suo cavallo doveva essere il più grande di tutti, superare i 7 metri di altezza, una sfida mai tentata prima. Proprio per questo Leonardo riempì fogli e fogli di schizzi di anatomia, studiando muscolatura e proporzioni del cavallo e passando moltissimo tempo a progettare e calcolare quest'opera gigantesca che, per la sua fusione, avrebbe richiesto ben 100 tonnellate di bronzo.

Il colossale modello in creta venne esposto pubblicamente, nel 1493, suscitando l'ammirazione generale. A quel punto l'opera doveva solo essere ricoperta di uno spesso strato di cera e quindi della "tonaca" in terracotta, in cui versare il metallo fuso. Tutto era pronto per realizzare davvero l'opera, ma le 100 tonnellate di bronzo necessarie alla realizzazione del monumento non erano più disponibili, essendo state utilizzate per realizzare dei cannoni utili alla difesa del ducato d'Este dall'invasione dei francesi di Luigi XII. Leonardo abbandonò il progetto e partì da Milano.

 

Meanwhile, the project had changed. The prancing horse probably created excessive balancing problems. Moreover, the monument was redesigned four times larger than natural. A similar project, therefore, required to redesign the horse at a walk, by May 1491 the artist had developed a new model in clay, for the marriage of the grandson of the duke with the Emperor of Austria.

 

Leonardo, with this monument, wanted to overshadows all the previous equestrian statues. Leonardo was more interested to the horse itself than to his rider. His horse had to be the greatest of all, more than 7 feet high, a challenge never attempted before. Precisely for this Leonardo filled sheets and sheets of sketches of anatomy, studying muscles and proportions of the horse and spent a lot of time to design and calculate this giant work. Its merger would have required as much as 100 tons of bronze.

The colossal clay model was exhibited publicly in 1493, arousing admiration. At that point the work had only to be covered with a thick layer of wax and then of a terracotta "habit", in which pour the molten metal. Everything was really ready to make the work, but the 100 tons of bronze needed for the construction of the monument were no longer available, having been used in the manufacture of the guns use in the defense of the duchy of Este from the invasion of Louis XII’s French Army. Leonardo abandoned the project and set out from Milan.

Leonardo's horse

Nel 1977 Charles Dent, un pilota americano collezionista d'arte e amante della scultura, si entusiasmò all'idea di realizzare dopo cinque secoli il sogno di Leonardo. Mise in piedi l'organizzazione e riuscì, dopo più di quindici anni di impregno, a trovare i fondi: il costo del cavallo, alla fine, arrivò a quasi 2,5 milioni di dollari. L'uomo comunque non riuscìì a vedere realizzato il proprio sogno, morendo nel 1994, prima che l'impresa fosse completata.

Alla morte di Dent il progetto stava per essere abbandonato, quando Frederik Meijer, proprietario di una catena di supermercati nel Michigan, si offrì di finanziare il progetto, purché si facessero due cavalli: uno per Milano e l'altro per i Meijer Gardens, un parco naturale e artistico a Grand Rapids (Michigan)

Il progetto è andato avanti fra numerose difficoltà e alla fine la direzione dei lavori è stata data alla scultrice Nina Akamu che ha finalmente condotto in porto l'impresa.

Le sette parti in cui il cavallo era stato fuso arrivarono nel luglio del 1999 a Milano dove vennero saldate insieme. Dopo qualche discussione il cavallo fu posto nel settembre 1999 all'ingresso dell'ippodromo di San Siro.

In 1977, Charles Dent began work to complete the unfinished sculpture in Allentown, PA. His efforts to set up the organization to finance the project, however, proved a difficult task that required more than 15 years. The cost of the horse came to nearly US$2.5 million, but Charles Dent died of Lou Gehrig's disease on Christmas day of 1994, he left his private art collection to LDVHI(Leonardo da Vinci's Horse, Inc.), and its sale brought more than $1 million to the fund. In 1988, LDVHI enlisted sculptor/painter Garth Herrick to begin part-time work on the horse. By 1997, Tallix Art Foundry, in Beacon, New York, the company contracted by LDVHI to cast the horse, had suggested bringing Nina Akamu, a talented animal sculptor, on board to attempt to correct the anatomical faults of the Dent-Herrick horse. After several months of trying, Akamu determined that the original model could not be salvaged and concluded that a completely new sculpture needed to be executed. During the 17 years that Leonardo had worked on the horse, he had made numerous small sketches of horses to help illustrate his notes about the complex procedures for molding and casting the horse. But his notes were far from systematic, and none of the sketches points to the final position of the horse. The absence of a single definitive drawing of the statue left the 20th-century artist some latitude for interpretation. Akamu researched multiple information sources to gain insight into the original sculptor's intentions. She studied both Leonardo's notes and drawings of the horse and those of other projects he was working on. She reviewed his thoughts on anatomy, painting, sculpture and natural phenomena. Her research expanded to include the teachers who had influenced Leonardo. Akamu also studied Iberian horse breeds, such as the Andalusian, which were favored by the Sforza stables in the late 15th century. In September 1999, the 24 feet (about 7.3 metres) tall horse was placed at the hippodrome de San Siro in Milan.

Two copies of the horse were constructed, at least one with the money of billionaire Frederik Meijer. This second sculpture is now visible in the Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park, a natural park in Grand Rapids, Michigan.

Another copy of the horse has been placed in downtown Allentown, PA's Community Art Park adjacent to the Baum School of Art in honor of Charles Dent. It is smaller (twelve feet) bronze replica of the two larger statues.

A fourth (eight feet) bronze replica has been installed on 15th September 2001 in the Piazza della Libertà, Vinci, Italy - the birth town of Leonardo.

 

Immagini  © 2010 Rimoldi Marco L’intero album con le immagini di questo post è disponibile su flickr.

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Pictures  © 2010 Rimoldi Marco The complete album is available on flickr.

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