sabato 24 dicembre 2011

16. Un giro di shopping alla Rinascente

16. Rinascente shopping tour

La Rinascente di Milano è la Rinascente per eccellenza. Si trova sul lato sinistro del Duomo.

The Milan Rinascente it is the Rinascente for excellence. It is located on the left side of the Duomo.

 

Le vetrine della Rinascente sono diventate una sorta di monumento al cool.  Sono da sempre mitologia milanese, immense e generalmente bislacche.

The shop windows of the Rinascente have become a sort of monument to cool. They has always been Milanese mythology. They are huge and generally outlandish.

 

Ma perché Rinascente?

Nel 1865 i fratelli Luigi e Ferdinando Bocconi aprirono in via Santa Radegonda a Milano il primo negozio italiano in cui erano venduti abiti pre-confezionati.

Nel 1917 Senatore Borletti rilevò l'attività, puntando sull'eleganza dei grandi magazzini e impegnandosi immediatamente ad aumentare la qualità della merce venduta, pur senza alzare eccessivamente i prezzi. Lo scopo annunciato era un approccio "democratico" al mercato, ossia attirare sia clienti delle classi alte che di quelle medio-basse. Per aumentare la fruibilità del grande magazzino di piazza Duomo, questo venne arricchito di numerose attività di uso comune, fra cui una banca e un ufficio postale.

Gabriele D'Annunzio nel 1917 l'aveva ribattezzata La Rinascente dopo la ricostruzione seguita all'incendio che l'aveva completamente distrutta e l'azienda divenne un luogo di ritrovo di molti artisti. Ad esempio la pubblicità veniva realizzata da Marcello Dudovich, mentre una linea di mobili fu firmata da Gio Ponti.

Why “La Rinascente”?

The Bocconi brothers opened a first clothing shop named Aux Villes d'Italie in Via Santa Radegonda (next to Piazza del Duomo, Milan) in 1877, inspired. The business grew very quickly and within few years they opened stores in several more Italian cities. People were attracted by the then-new concept of exposing the clothes in plain sight and allowing customers to walk around the shop and "watch and desire". The Bocconi brothers, however, failed to support this advantage with a targeted commercial strategy, so the success was relatively short-lived. The onset of World War I worsened the decline and by 1917 the chain of stores was about to go out of business.

Instead the Bocconi brothers sold to entrepreneur Senatore Borletti, who went looking for ideas to relaunch the business. He hired decadent poet Gabriele d'Annunzio, arguably the most influential figure in the Italian culture at the time, to suggest a new public image for the store. The poet suggested La Rinascente (i.e. "she who is born again") as the new name, to symbolize the rebirth of the store but also, and more significantly, the rebirth of Italy at the end of a war which was causing widespread poverty. On Christmas night, 1918 - the first Christmas in peacetime - a short circuit caused the renovated main store in Piazza del Duomo to burn to the ground. When it opened again after being rebuilt, the name had a new meaning besides the original: that of a place which had been literally "born again" from its ashes.

The Borletti family kept ownership of the chain until the late Sixties. The stores have since kept the name suggested by d'Annunzio and are still very popular today among Italian citizens and tourists.

 

Non vi resta che farci un giro. Si parte dal basso con l’ingresso superscenografico, qui vi trovate tutti gli stand delle griffe di profumi, trucchi e cosmetica. E poi via sulle scale mobili a visitare tutti i piani del megastore.

The only thing you need to do now is a store tour. It starts from the bottom with the super scenographic entrance, here you will find the stands of the major perfume, makeup and cosmetics brands. And then on the escalator to visit all the floors of the megastores.

 

Ovviamente troverete di tutto, casalinghi, abiti da uomo, donna, bambino. In fine la vera sorpresa è l’ultimo piano, dedicato al cibo sia da acquistare ,sia da consumare vista Duomo.

Of course you will find everything, housewares, clothing for men, women and children. The real surprise is the last floor dedicated to food. You could buy it or eat it directly viewing the Duomo.

Immagini  © 2011 Rimoldi Marco L’intero album con le immagini di questo post è disponibile su Picasa Web Album.

Creative Commons License Alcune parti del testo derivano da una riproduzione o una modifica del testo delle rispettive voci di Wikipedia, pertanto l’intero testo è disponibile secondo la Licenza Creative Commons.

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15. Prendere parte a un'Ultima Cena molto speciale

15. Take part to a very special Last Supper

Quando siete a Santa Maria delle Grazie è d’obbligo una visita all’Ultima Cena di Leonardo. La visita va prenotata con largo anticipo (http://www.vivaticket.it/evento.php?id_evento=298097&op=cenacoloVinciano).

Il Cenacolo fu commissionato a Leonardo da Ludovico Sforza. Leonardo ci lavorò tra il 1494 e il 1497.

Nella novella LVIII (1497) Matteo Bandello fornì una preziosa testiomonianza di come Leonardo lavorasse attorno al Cenacolo:

« Soleva [...] andar la mattina a buon'ora a montar sul ponte, perché il cenacolo è alquanto da terra alto; soleva, dico, dal nascente sole sino a l'imbrunita sera non levarsi mai il pennello di mano, ma scordatosi il mangiare e il bere, di continovo dipingere. Se ne sarebbe poi stato dui, tre e quattro dì che non v'avrebbe messa mano e tuttavia dimorava talora una o due ore del giorno e solamente contemplava, considerava ed essaminando tra sé, le sue figure giudicava. L'ho anco veduto secondo che il capriccio o ghiribizzo lo toccava, partirsi da mezzo giorno, quando il sole è in lione, da Corte vecchia ove quel stupendo cavallo di terra componeva, e venirsene dritto a le Grazie ed asceso sul ponte pigliar il pennello ed una o due pennellate dar ad una di quelle figure, e di solito partirsi e andar altrove. »

(Matteo Bandello, Novella LVIII)

When you will visit “Santa Maria delle Grazie” you absolutely have to visit the Leonardo Last Supper too. You need to book your visit  well in advance (http://www.vivaticket.it/evento.php?id_evento=298097&op=cenacoloVinciano&change_language=1)

The Last Supper measures 450 × 870 centimeters (15 feet × 29 ft) and covers an end wall of the dining hall at the monastery of Santa Maria delle Grazie in Milan, Italy. The theme was a traditional one for refectories, although the room was not a refectory at the time that Leonardo painted it. The main church building had only recently been completed (in 1498), but was remodeled by Bramante, hired by Ludovico Sforza to build a Sforza family mausoleum. The painting was commissioned by Sforza to be the centerpiece of the mausoleum. The lunettes above the main painting, formed by the triple arched ceiling of the refectory, are painted with Sforza coats-of-arms. The opposite wall of the refectory is covered by the Crucifixion fresco by Giovanni Donato da Montorfano, to which Leonardo added figures of the Sforza family in tempera. (These figures have deteriorated in much the same way as has The Last Supper.) Leonardo began work on The Last Supper in 1495 and completed it in 1498—he did not work on the painting continuously. This beginning date is not certain, as "the archives of the convent have been destroyed and our meagre documents date from 1497 when the painting was nearly finished."

domenica 13 novembre 2011

14. Lasciarsi stregare dalle grazie di Santa Maria delle Grazie

14. Let yourself being captivated by the grace of Santa Maria delle Grazie

Santa Maria delle Grazie potete raggiungerla da due direzioni. Se vi trovate in centro, basta percorrere Corso Magenta fino a quando la vedrete comparire in lontananza dopo che il corso “vien, quasi a un tratto, a restringersi”.
Se invece venite dalla fermata della metropolitana di Conciliazione, seguite via Giovanni Boccaccio e all’altezza di Via Fratelli Ruffini vedrete la facciata della basilica in lontananza.

You can reach “Santa Maria delle Grazie” from two directions. Coming from the downtown, just follow Corso Magenta until you will see it in distance.
If you come by underground from Conciliazione station, follow via Giovanni Boccaccio and at Via Fratelli Ruffini you will see the facade of the Basilica in the distance.

Il sagrato della chiesa, appena ristrutturato (2011), si trova in uno slargo molto delizioso su Corso Magenta. Sulla sinistra noterete anche l’ingresso per la visita al Cenacolo Vinciano.
L’autrice del libro consiglia la visita in una giornata di sole, così ho fatto anche se non è certo la situazione migliore per scattare fotografie. Ho comunque cercato di far risaltare il più possibile il bel rosso caldo del cotto lombardo.

The church square, newly renovated (2011), is a very delicious open space on Corso Magenta. On the left you will also notice the entrance to visit the Last Supper.
The authoress of the book suggest to visit the church in a sunny day, and this is what I did even if it is not the best light situation to take pictures. With the post-production work I tried to bring out as much as possible the beautiful warm red of Lombardy brick.

 

La chiesa a guardarla sembra divisa in due e in effetti una ragione c’è. Nel 1463 il duca di Milano Francesco I Sforza fece costruire un convento domenicano ed una chiesa nel luogo dove si trovava una piccola cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie.
Ludovico il Moro più tardi decise di cambiare il chiostro grande e l'abside della chiesa. La costruzione fu terminata intorno al 1490. Il Moro aveva anche deciso di fare delle Grazie il luogo di sepoltura degli Sforza e nel 1497 vi venne sepolta la moglie Beatrice d'Este. Secondo una antica tradizione milanese Ludovico il Moro fece anche costruire un cunicolo collegante il castello, poi chiamato Sforzesco al convento. Sembrerebbe che i lavori siano stati affidati al Bramante, che però dovette interromperli quando nel 1499 Milano fu invasa dai francesi e quindi si smise di costruirla. La chiesa rimase quindi mezza rinascimentale e mezza gotica.

Looking at the church it seems divided in two and in fact there is a reason for this. In 1463 the Duke of Milan Francesco I Sforza ordered to build a Dominican convent and a church in the place where there was a small chapel dedicated to Santa Maria delle Grazie.
Later Ludovico il Moro decided to change the large cloister and the apse of the church. The construction was completed around 1490. “Il Moro” also decided to take the place as burial of the Sforza and in 1497 buried there in his wife Beatrice d'Este. According to an ancient tradition of Milan, Ludovico il Moro also built a tunnel connecting the castle, then called Sforzesco to the convent. It would seem that the work has been entrusted to Bramante, but had to stop working when Milan was invaded by the French in 1499. The church remain then half Gothic and half Renaissance.

La notte del 15 agosto 1943, i bombardieri anglo-americani colpirono la chiesa e il convento radendoli praticamente al suolo. Il lavori di restauro partirono subito dopo il conflitto e terminarono abbastanza velocemente, tanto che oggi non si direbbe, che sessant’anni fa questa chiesa fosse un ammasso di macerie.

On the night of August 15, 1943, the Anglo-American bombers struck the church and the convent razing them. The restoration work started immediately after the war and ended fairly quickly, so that today you would not think that sixty years ago this church was a pile of rubble.

L’interno della chiesa merita assolutamente una visita.
Dal lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Sabato e domenica dalle 7.15 alle 12.15 e dalle 15.30 alle 21.00.

The interior of the church definitely worth a visit.

From Monday to Friday:7:00am - 12:00am, 3:00pm - 7:00pm
Saturday-Sunday: 7:15am - 12:15pm, 3:30pm - 9:00pm

 

Percorrete tutta la chiesa passando dalla fresca penombra delle navate alla luminosità della cupola.

Walk across the church through the cool twilight of the aisles to the brightness of the dome.

Soffermatevi di fronte all’altare.
Sulla sinistra noterete una porticina, uscite e vi ritroverete in un chiostro a pianta quadrata, porticato con la possibilità di sedersi sui muretti tra le colonne.

Contemplate the altar.
On the left you will see a door, go out and you will find a square cloister, colonnade with the opportunity to sit on the walls between the columns.

  

Il chiostro ha un entrata anche sul retro della chiesa. Dal chiostro sarà possibile accedere alla Sacrestia del Bramante, nella quale, fino al 2015 sarà esposto il Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci. The cloister has an entrance on the back of the church. From the cloister is also possible to access the Sacristy of Bramante, in which, until 2015 will be exposed to the Codex Atlanticus of Leonardo Da Vinci.

Il chiostro è detto Chiostro delle Rane, così chiamato per la fontana al centro adorna di quattro statue di rane, anch’esso è opera del Bramante. Questo sembra essere il posto perfetto per trovare un po’ di pace.

The cloister is said of the Frogs, so called for the fountain in the center adorned with four statues of frogs, also this is work of Bramante. This seems to be the perfect place to get a little of peace.

 

 

Immagini  © 2011 Rimoldi Marco L’intero album con le immagini di questo post è disponibile su Picasa Web Album.

Creative Commons License Alcune parti del testo derivano da una riproduzione o una modifica del testo delle rispettive voci di Wikipedia, pertanto l’intero testo è disponibile secondo la Licenza Creative Commons.
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venerdì 26 agosto 2011

12. Cercare il mostro di Loch Ness nella chiesa di San Marco

12. Search for the Loch Ness monster in the church of San Marco

Alla chiesa di San Marco ci si arriva da Brera, con la metropolitana MM2 fermata Lanza.

Il citato mostro di Loch Ness del titolo di questo punto è in realtà un drago o più presumibilmente Tarantasio, un mostro che si dice abitasse l’ormai scomparso lago Gerundo. Lo si può vedere raffigurato nell’architrave della bifora posizionata a sinistra del portone.

You can reach the church of San Marco from Brera, underground stop MM2 Lanza.

The Loch Ness Monster quoted in the title of this point is actually a dragon or a monster allegedly Tarentaise, that is said to inhabit the now disappeared lake Gerundo. It can be seen depicted in the architrave of the mullioned window positioned on the left of the door.

La chiesa di San Marco è conosciuta nel mondo per il fatto che nel 1770 il giovane Mozart trascorse tre mesi nella canonica. Alcune leggende legano la presenza di Mozart presso San Marco con la sua successiva iniziazione nella massoneria. Oltre a questo diversi episodi legano la chiesa alla massoneria, quali ad esempio il rosone con il sigillo di Salomone noto anche come simbolo massonico e non ultima una polemica in merito alle esequie di Gianfranco Funari e la sua presunta appartenenza alla massoneria.

La chiesa all’interno colpisce per la sua luminosità, soprattutto se la visitate in una giornata di sole.

I misteri di San Marco continuano anche all’interno, un gruppo di speleologi ha infatti trovato un passaggio segreto proprio in una cappella laterale della navata destra della chiesa, nei pressi della grande statua lignea della Madonna col Bambino. Per accedere al vano occorre salire sull’altare della cappella, aprire la grande teca nella quale è racchiusa la statua.

In fine, come indicato da Micol nel libro, alla destra dell’altare potrete trovare un altorilievo, probabilmente una lastra tombale, dove è rappresentato un uomo in abiti rinascimentali. La particolarità di questo altorilievo è che qualcuno ha accuratamente cancellato il viso e ogni altro segno distintivo; si tratta probabilmente di un caso di “damnatio memoriae” ovvero la pratica secondo la quale chi commetteva un grave reato contro la chiesa vedeva cancellato il suo ricordo dopo morto.

The church of San Marco is known worldwide for the fact that in 1770 the young Mozart spent three months in the rectory. Some legends links the presence of Mozart at San Marco with his subsequent initiation into Freemasonry. In addition to this several episodes link the church to masonry, such as the rose window with the seal of Solomon in the facade, also known as a Masonic symbol and, not least the polemic about the funeral of Gianfranco Funari and his alleged membership in the Masons.

The church inside is striking for its brightness, especially if visited in a sunny day.

The mysteries of San Marco still continue inside, a group of cave explorers have found a secret passage in a side chapel of the right aisle of the church, near the large wooden statue of the Madonna and Child. To access the compartment it is necessary to climb on the altar of the chapel and, open the big glass case in which the statue is enclosed.

Finally, as indicated by Micol in the book, to the right of the altar you can find high relief, probably a tombstone, where it is represented a man in Renaissance clothing. The peculiarity of this relief is that someone has carefully wiped his face and any other distinguishing feature, it is probably a case of "damnatio memoriae" the practice to erase every sign on earth applied to those who committed a serious crime against the church.

 

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domenica 7 agosto 2011

e. Almenno San Bartolomeo - Rotonda di San Tomè

La Rotonda di San Tomè, o solo San Tomè come è più generalmente nota, si trova nel territorio del comune di Almenno San Bartolomeo, soggetta canonicamente dalla parrocchia di San Bartolomeo di Tremozia, in provincia di Bergamo.

Si tratta di un edificio ecclesiale a pianta circolare in stile romanico-bergamasco risalente alla prima metà del XII secolo[1], dedicato a san Tommaso.

The Rotonda di San Tomè (Italian: Rotunda of St. Thomas) is a church in the comune of Almenno San Bartolomeo, in the province of Bergamo, Lombardy, Northern Italy.

The church has a circular plan and is in the Lombard-Romanesque style, dating from the early 12th century, and dedicated to St. Thomas the Apostle.

Almenno San Bartolomeo si trova vicino a Bergamo, a soli 60 km da Milano. Almenno San Bartolomeo is near the city of Bergamo, that is around 60 km from Milan.
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sabato 6 agosto 2011

13. Riflettere sulla caducità dell'esistenza davanti al Tombon de San Marc

13. Reflect on the transience of existence in front of the “Tombone de San Marc”

Potrete raggiungere questa area dopo aver visitato la Basilica di San Marco nel punto precedente. Percorrete Via San Marco fino a quando all’improvviso non compare un tratto del vecchio Naviglio Martesana, che un tempo passava di qui e poi è stato interrato.


Ne sopravvive uno scorcio, senz’acqua, racchiuso ai tra i due estremi della chiusa dell’Incoronata e il ponte delle Gabelle.

You can reach this area after having visited the Basilica of San Marco in the previous point. Walk along Via San Marco until suddenly does not appear a stretch of old Naviglio Martesana, which once flowed here until it was buried.


It survives a foreshortening, without water, enclosed between the two extremes of the Incoronata lock and the Gabelle bridge.

In una giornata di sole vale la pena fermarsi a mangiare qualcosa nel piccolo ristorante all’altezza della chiusa, sui tavolini all’aperto.


Potrebbe essere l’occasione per pensare a una Milano ancora con i sui Navigli, come vorrebbe un Progetto del Politecnico di Milano.


Maggiori informazioni sui Navigli Lombardi sono inoltre disponibili sul sito: http://www.naviglilombardi.it/

In a sunny day could be nice eat something in the small restaurant at the lock, on the terraces.


It could be an opportunity to think at Milan once again with a its Navigli, as foreseen in a Project of the Polytechnic of Milan.


More information on the Lombardy’s Navigli are available at: http://www.naviglilombardi.it/

 

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mercoledì 13 luglio 2011

39. Un giovedì pomeriggio ai giardini di Porta Venezia

39. A Thursday afternoon in the gardens of Porta Venezia


I Giardini di Porta Venezia, oggi dedicati a Indro Montanelli, vennero creati nella seconda metà del secolo XVIII. Porta Venezia Gardens, now dedicated to Indro Montanelli, were created in the secondhalf of the eighteenth century.

All’interno è possibile trovare scorci sorprendenti: cascatelle, ripide pareti di roccia; laghetti con ponticelli e isolotti; tigli, magnolie, ippocastani, faggi e platani. Inside you will find amazing sights: waterfalls, steep rock walls, ponds with bridges andlittle islands; linden, magnolia, chestnut, beech and plane trees.

 
Ci sono poi le giostre e un chioschetto che vende i prodotti della Centrale del latte di Milano.
Nei tavolini del bar troverete numerosi appassionati del gioco degli scacchi e se vorrete potrete anche affrontare la sfida.
Then there are the rides and a kiosk that sells the products of the Centrale del Latte di Milano.
On the small tables in the bar you will find many chess lovers and if you want you can also face the challenge.
 
Il parco è decisamente molto bello, vi troverete adulti che fanno jogging, ragazzi distesi nel prato e mamme che fanno giocare i bambini. The park is very very nice, you'll find adult jogging, boys relaxed in the grass and moms with their children play.

In fine ci sono due edifici bellissimi: uno è il Planetario Ulrico Hoepli. Il planetario ha pianta ottagonale e le dimensioni della sala (19,6 metri di diametro, per una capienza di 300 posti) lo rendono il più grande in Italia e uno dei principali nel mondo.
C’è poi la grande villa neoromanica che ospita il Civico Museo di Storia Naturale.
Finally there are two beautiful buildings: one is the Planetarium Ulrico Hoepli. The planetarium has an octagonal plan and the size of the room (19.6 meters in diameter,with a capacity of 300 seats) make it the largest in Italy and a major in the world.
Then there is the neo-Romanesque large villa that houses the Civic Museum of Natural History.
 
Tutti i bambini ricordano sicuramente questo museo, visto che è una delle gite che tutti fanno alle elementari. All children will remember this museum, since it is one of the excursions that everyone do in elementary school.

Impressionanti sono sicuramente i venti metri di scheletro di balenottera e i modelli di pteranodonte e trex. Impressive are the twenty meters whale skeleton and models of Pteranodon and trex.

Da rimanere a bocca aperta i diorami dell’esposizione di zoologia. You will be amazed by the dioramas in the Zoology exhibition.


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